Alla chiusura d’anno 2016 l’Istat certifica il Pil a quota +0,9, un decimale meglio delle previsioni governative ma comunque parecchio al di sotto della media UE, tanto che il Ministro Padoan ha riconosciuto che la crescita è troppo lenta a che necessitano ulteriori riforme. Il Ministro non ha specificato quali, lasciando la porta aperta ad ogni possibile ipotesi. Nel contempo l’Istat ha anche certificato una leggera riduzione della pressione fiscale che si attesta al 42,5% mentre il Debito Pubblico è in incremento a 132,6.
Sul fronte dei contribuenti, si deve registrare che tra tutti coloro i quali hanno avuto i famosi 80 Euro in più, tanto sbandierati da Renzi, oltre due milioni hanno dovuto restituirli per via delle assurde norme che li regolano, tanto assurde che per il diritto agli 80 Euro occorre avere un reddito compreso in un certo intervallo tra un minimo ed un massimo. Se si supera tale reddito può essere condivisibile la restituzione ma l’assurdo è che se si riduce ulteriormente il reddito, la persona che già soffre una situazione ingravescente dal punto di vista reddituale, ha dovuto anche restituire gli 80 Euro perché il reddito è calato al di sotto della soglia minima.
Sembra incredibile ma è così. Non si capisce come mai a tanta pubblicità sull’erogazione degli 80 Euro non corrisponda almeno una corretta trasparenza su questo grave fatto. Naturalmente se la gente sapesse, molto probabilmente qualcuno perderebbe una certa quantità di voti alle future, probabili, attese elezioni.