La Cessione del Quinto dello stipendio è una forma di prestito personale che si è molto diffusa negli ultimi anni in ragione della sua facilità di erogazione e di restituzione.
Infatti questa tipologia di prestito personale consente ai lavoratori dipendenti pubblici o privati e ai pensionati di ottenere cifre importanti (circa fino a 60.000€) restituendole mediante prelievo automatico direttamente in busta paga per un massimo, appunto, di un 20% dello stipendio mensile.
Prestito con la Cessione del Quinto: chi può richiederlo
Come anticipato poco sopra, la cessione del quinto è una modalità di prestito aperta praticamente a tutti: dipendenti pubblici, dipendenti privati, pensionati e perfino i protestati.
Online è possibile trovare diversi siti che offrono preventivi per la Cessione del Quinto e per tale ragione consigliamo a chiunque fosse interessato ad ottenerne uno di raccogliere quante più informazioni possibili e di non fermarsi al primo preventivo ottenuto.
Ad ogni modo, questo prestito, come del resto tutti gli altri tipi di prestiti, necessitano di garanzie. Garanzie che spesso possono essere rappresentate da fidejussioni bancarie.
Chi concede la Cessione del Quinto?
Per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso la legge.
Difatti, l’art.15 del D.P.R 180 del 1950 stabilisce che:
“Sono ammessi a concedere prestiti agli impiegati e salariati dello Stato ed ai personali di cui agli articoli 9 e 10, verso cessione di quote di stipendio o salario, soltanto gli istituti di credito e di previdenza costituiti fra impiegati e salariati delle pubbliche amministrazioni, l’Istituto nazionale delle assicurazioni, le società di assicurazione legalmente esercenti, gli istituti e le società esercenti il credito escluse quelle costituite in nome collettivo e in accomandita semplice, le casse di risparmio ed i monti di credito su pegno.”
Cessione del Quinto: gli obblighi del datore di lavoro del richiedente
Il datore di lavoro di un soggetto che fa richiesta per l’ottenimento di un prestito con la cessione del quinto dello stipendio è tenuto ad accettarla.
Inoltre, esso è per contratto vincolato a:
1. trattenere l’ammontare della rata stabilito dall’istituto di credito e trasferirlo alla stessa. Questo compito resta in capo all’istituto fino al termine del prestito o fino al termine del rapporto lavorativo con il soggetto che ha richiesto e ottenuto il prestito.
- in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro tra azienda e soggetto che ha ottenuto il prestito, l’azienda ha il dovere di trattenere tutte le somme maturate e di versarle all’istituto che ha concesso il credito a titolo di estinzione totale o parziale del prestito.
Elementi tipici di un prestito con la cessione del quinto
Come tutte le altre forme di prestito personale, anche la cessione del quinto presenta gli elementi classici di un prestito. Nel dettaglio, quelli principali sono:
- La rata: che come detto in precedenza non può superare il quinto dello stipendio mensile del soggetto richiedente. Essa è fissa per tutta la durata del prestito.
- Rinnovo ante termine: il prestito con la cessione del quinto può essere rinnovato. Tale possibilità può essere richiesta solo qualora siano passati i ⅖ della durata del prestito.
- Periodicità delle rate: le rate del prestito personale con la cessione del quinto dello stipendio vengono pagate con cadenza mensile.
- Durata: è variabile e dipende dal contratto di erogazione del prestito posto in essere tra il soggetto richiedente e l’istituto di credito. Ad ogni modo, non può superare le 120 rate, ossia i 10 anni di durata.
- Tasso di interesse: come tutti i prestiti, anche questo è soggetto ad un tasso di interesse. E’ fondamentale che tale tasso non supera i cosiddetti tassi limite di usura che vengono specificatamente stabiliti dalla legge.