Il primo aspetto da considerare è certamente quello di riuscire a migliorare il ROI della nostra campagna pubblicitaria online attraverso Google AdWords.
Google AdWords è la più potente piattaforma di Web Marketing a sostegno di ogni tipologia di attività online permettendo alla stessa di arrivare in pochissimo tempo tra le prime posizioni.
Contrariamente all’attività di Seo che necessita di un tempo maggiore e di un lavoro totalmente differente per giungere tra le prime posizione sui motori di ricerca, Adwords permette all’inserzionista di arrivare al top delle posizioni sui motori di ricerca in poche ore.
In Italia questa consapevolezza non è stata ancora compresa appieno, in quanto sono ancora molti i clienti che preferiscono la Seo alla Sem pensando di ridurre le spese e restare in prima pagina per un tempo superiore.
Nel nostro paese sembra che a puntare sulla pubblicità PPC (pay per click) siamo principalmente le grandi aziende e le agenzie di Web Marketing che conoscono bene il mercato e le differenti piattaforme dell’advertising in formula PPC. In quest’ottica rientrano, a prescindere da AdWords anche piattaforme come Facebook e Linkedin.
Resta il fatto che grazie ad AdWords si può posizionare il proprio sito al primo posto su Google Search in un lasso brevissimo di tempo, e se sfruttata bene, di ottenere un elevato ritorno sull’investimento generando un aumento delle conversioni legate al proprio sito ed anche un aumento delle vendite.
Spieghiamo meglio il funzionamento dello strumento che Google ci fornisce in merito allo sviluppo della pubblicità online.
Google AdWords è uno strumento abbastanza facile da concepire: si pagano i click effettivi che gli utenti effettuano sull’annuncio pubblicitario creato. In termini tecnici parliamo di CPC oppure PPC che stanno ad indicare il costo per ogni singolo click ricevuto sull’inserzione mostrata all’utente (impression).
A volte è possibile impostare una campagna di tipo CPM (costo per mille impressioni ottenute) pagando in questo modo per impressioni, oppure pagando per azione CPA (costo per azione, pagando quando l’utente converte secondo parametri stabiliti dall’inserzionista).
Il mercato della pubblicità online è in costante crescita, oltre ad essere diventato per Google la fonte di guadagno principale. Comprendendo appieno il funzionamento di Google Adwords è possibile ottenere moltissimi vantaggi, tra i quali poter battere la propria concorrenza disponendo di dati importanti in merito all’analisi dell’andamento della propria campagna.
Creare un account pubblicitario con Google AdWords non è difficile, ma ciò che è complesso è la padronanza completa dello strumento e la possibilità di gestirlo al meglio evitando inutili spese.
Un’importante aspetto è quello di gestire al meglio le proprie campagne e selezionare il target appropriato per evitare di generare inutili click che andrebbero a danneggiare la qualità della campagna e generare spese insensate gravando sul Roi.
Per vedere un ritorno sugli investimenti in Adwords è importante non tralasciare nessun passaggio, dalla creazione del proprio account fino ad arrivare alla gestione delle campagne CPC.
Cosa fare e cosa evitare in una campagna di Google Adwords.
Per assicurare un’eccellente gestione delle campagne, è importante seguire alcune regole basilari:
– Cercare e raggruppare le Keywords giuste
– Studiare i competitors
– Studiare i giorni e le ore nel quale mostrare il proprio annuncio
Raggruppare le keywords giuste
AdWords è configurato in modo da poter creare e gestire differenti campagne pubblicitarie. Per ogni singola campagna è possibile raggruppare differenti annunci e keywords suddividendoli in diversi gruppi di annunci.
Un comune errore è quello di raggruppare tutte le keywords e gli annunci in un unico gruppo di annunci, senza dividerli in gruppi appropriati, mostrando così lo stesso annuncio allo stesso target. Questo tipo di errore viene commesso quando un Seo Specialist oppure i marketing manager vogliono risparmiare tempo, ed è un errore che provoca un inutile dispendio di denaro poiché si mostrano annunci fuori target.
AdWords fa in modo che l’annuncio venga trovato in relazione alla parola chiave digitata dall’utente. Va da se che più il testo dell’annuncio è coerente con la parola chiave, maggiore sarà la possibilità di ottenere un click e quindi una conversione.
Una soluzione ottimale è quella di utilizzare un massimo di venti keywords per ogni gruppo di annunci. L’utilizzo di più di venti parole chiave potrebbe essere sintomo che l’annuncio non rispecchi al meglio il criterio di ricerca delle keywords studiate per questo annuncio.
Studiare le mosse dei Competitors
Un altro errore che si commette comunemente è quello di non conoscere e analizzare gli annunci dei propri concorrenti diretti o anche quelli indiretti.
E’ molto importante conoscere i competitors con il quale si sta lottando per ottenere la migliore posizione sui motori di ricerca, e con il quale si compete nelle aste dedicate agli annunci. E’ importante conoscere quali parole chiave utilizzano per i loro gruppi di annunci e quali pagine di destinazione utilizzano in relazione al gruppo di keywords selezionate.
Un analisi del genere deve focalizzarsi sul punto di vista dell’utente che cerca, mettersi nei suoi panni così da ottimizzare al massimo l’analisi, analizzando le parole chiave che digiterebbero ed osservando gli annunci per capire su quale tipo di annuncio sarebbero maggiormente propensi ad effettuare il loro click.
Il passo successivo è quello di analizzare la pagina di destinazione trovata con quella da noi creata comparandola ed interrogarsi sugli aspetti che potrebbero funzionare meglio, quali aspetti rendono attraente la landing page… Questi interrogativi sono fondamentali per poter rendere maggiormente efficace la nostra landing page rispetto a quella dei competitors.
Studiare gli annunci dei propri competitors può essere utile per capire cosa si potrebbe utilizzare dai loro testi e dalla loro strategia migliorando i nostri annunci, le nostre landing page ed il tasso di conversione.
Programmare gli annunci pubblicitari
Molto probabilmente sono ancora pochi gli inserzionisti che utilizzano la funzione relativa alla programmazione degli annunci fornita da Adwords. Anche questo è un frequente errore che potrebbe comportare una spesa inutile del budget investito. Conoscendo meglio il comportamento degli utenti al quale è destinata la campagna si può valorizzare maggiormente l’investimento focalizzando l’attenzione sul target e sull’ora del giorno maggiormente appropriata per mostrare l’annuncio pubblicitario.
In breve, la gestione del calendario permette all’inserzionista di identificare le ore del giorno e della settimana nelle quali è maggiormente redditizio mostrare il proprio annuncio all’utente. Uno strumento a supporto di questo tipo di analisi è certamente Google Analytics, il quale permette di verificare i giorni e le ore dove il sito web riceve maggiore traffico fornendoci dati per poter prendere decisioni appropriate e mirate per la programmazione degli annunci.
In conclusione, conoscendo appieno lo strumento Google Adwords è possibile limitare i costi ottenendo il massimo dal proprio investimento.